Presentazione

Nasce il blog " Alimentazione come prevenzione"che si unisce al Sito "progettovita.info", creato alcuni mesi fa.

Nasce con la convinzione profonda che le due tematiche , gravidanza e alimentazione, ma anche salute e alimentazione, siano strettamente, intensamente connesse, poiché è da ciò di cui la Donna si alimenta prima di concepire e in gravidanza che verrà assicurata una generazione futura sana e vitale
Nasce con la speranza che le tematiche che saranno svolte sul Blog potranno rendere consapevoli numerose persone nel dare la giusta primaria importanza ad uno degli aspetti essenziali della nostra vita, della nostra salute: il cibo che assumiamo.

Cibo che può essere ancora vivo come Madre Natura lo ha creato e aggiungere vita alla vita,o invece cibo privo di vitalità e dannoso e tossico perché mal-trattato, concimato da una agricoltura "chimica" e dai trattamenti di una industria alimentare che gioca pericolosamente a fare "l’apprendista stregone"con la nostra salute, modificando le leggi della Natura.

I medesimi alimenti "vivi", preziosi, di cui ci occuperemo, possono essere in grado di proteggere, prevenire e talvolta curare mali anche gravi. Di tutto questo tratteremo diffusamente nel Blog.

giovedì 15 novembre 2007

AVVELENAMENTO DA ALLUMINIO


Il primo articolo di questo blog, che si occuperà di prevenzione, riguarda un metallo pesante: l'alluminio. Essere consapevoli dei danni che ci possono derivare dai vari metalli pesanti è utile per poter prestare attenzione a ciò che quotidianamente ci circonda, senza facili allarmismi!"

L’80% delle persone che esegue un test mineralogramma dei capelli, scopre di essere intossicato dall’alluminio. Una percentuale da brivido. Che non meraviglia se si pensa che l’alluminio oggi viene usato in grandissimi, enormi quantità sia nel campo alimentare, che in quello medicinale e cosmetico. Se si pranza ad una mensa o ad un ristorante, ad esempio, si ha un’ottima probabilità di mangiare dei cibi cotti in pentole di alluminio. Allo stesso modo anche i cibi contenuti nei contenitori argentati e nella carta stagnola sono contaminati.

Alluminio contenuto anche nella birra e nelle bevande gassate in lattina (a maggior ragione se sono bevande acidificate). Ne basta una al giorno per generare una minima intossi-cazione. Altro ricettacolo è il latte, che in Italia è confezionato quasi esclusivamente in tetrapak, foderato internamente di alluminio. Lo stesso dicasi per i succhi di frutta ed altri alimenti come la panna.

Ma l’elenco degli altri alimenti sarebbe lungo.

Eccone alcuni:
- i panetti di burro avvolti in carta argentata;

- budini e yogurt chiusi con un tappo argentato;
- i biscotti contenuti in scatole foderate di una carta color argenteo;
- cacao, sale e lievito tradizionali.
Il silicoallumi-nato è una polvere fine che viene usata per mantenerli secchi. Da preferire quelli biologici;
- farina bianca. Viene usato l’allume di potassio per sbiancarla;
- alcuni formaggi, in particolare quelli più lavorati, dove viene impiegato il fosfato di sodio ed alluminio come emulsionante;
- Nell’acqua che esce dal rubinetto, in quanto a sempre più acquedotti viene aggiunto alluminio come agente flocculante che serve a rimuovere le impurità.

L’alluminio inoltre è contenuto anche in altri tipi di prodotti per l’igiene e negli stessi medicinali:

- nei tubetti di dentifricio e nei contenitori di medicinali (i famosi blister);
- nei deodoranti/antitraspiranti. Qui il cloruro di alluminio è un ingrediente inibitore della sudorazione. Se usati giornalmente, vengono assorbite significative quantità di alluminio tramite la pelle;
- Negli antiacidi (Maalox, Mylanta, Riopan, Alka-Selzer, e altri ancora);
- nei cosmetici anche di marca (rossetti, phard, matite, ecc.).

Per avere la certezza che tale metallo non sia presente nella composizione si può leggere con attenzione le etichette, evitando prodotti che contangono sostanze che iniziano con "ALLUM".

Come riconoscere l’intossicazione da alluminio?

Il suo assorbimento dipende da alcuni fattori, quali i livelli di minerali antagonisti ed il livello dell’ormone paratiroideo. Parte dell’alluminio viene assorbito per via orale e si accumula nel cervello e in altri organi, in particolare nei reni, nei polmoni, nella tiroide, nel fegato, nelle ossa e nell’intestino. E’ molto difficile determinare l’intossicazione da alluminio dall’esame del sangue, in quanto vi rimane per troppo poco tempo e viene subito immagazzinato in altri tessuti. Tuttavia, ci sono due metodi di controllo molto affidabili: il primo è il test mineralogramma del capello, dove viene prelevato un grammo di capelli dalla nuca ed inviato in Arizona per avere un esame completo dei minerali e dei metalli pesanti presenti nel nostro organismo. Il secondo è il test kinesiologico, eseguito da un naturopata/omeopata di fiducia.


Sintomi di intossicazione:

- Problemi di apprendimento e riflessi di parola lenti (diffuso tra i bambini).

- Problemi di coordinazione.

- Scarsa memoria, confusione mentale. Recenti studi hanno riscontrato nelle autopsie di pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, un significativo aumento di alluminio nel cervello.
- Cefalee, mal di testa, tensione cerebrale.
- Coliche di media/forte intensità, talvolta con problemi digestivi.
- Anemia. L’alluminio interferisce con il metabolismo del ferro.
- Sono possibili alcuni disturbi del sangue, come emolisi e leucocitosi.
- Carie dentaria. L’alluminio compete con il fluoro impedendone l’assorbimento.
- Ipoparatiroidismo (con sintomi quali freddolosità, problemi di circolazione, rallentato metabolismo).
- Disfunzioni renali.
- Disturbi neuromuscolari.
- Osteomalacia, con conseguente incremento di fratture ossee.
- Possibile aggravamento dei sintomi del morbo di Parkinson.

Come eliminarlo dal nostro organismo?

La disintossicazione da alluminio è una delle più semplici da portare a termine, ma si devono assolutamente rimuovere tutte le sorgenti di tale metallo, soprattutto dal cibo. Secondariamente si dovrebbe agevolare l’eliminazione con l’aiuto dei seguenti integratori alimentari:
- Vitamina C con bioflavonoidi, almeno 3-4 grammi al giorno
- Ferro ottenuto da vegetali e frutta, meglio se completato con vitamine del gruppo B
- 1 fiala di oligoelemento Fluoro due volte la settimana, a digiuno 20 minuti prima della colazione.
- Calcio e Magnesio preferibilmente in polvere. Per avere la conferma che sia completamente assorbibile dal nostro organismo, lasciare un cucchiaino o una compressa per una notte in un bicchiere di acqua: se si dissolve completamente va bene.
-Ottimo è anche il rimedio omeopatico Allumina 15 CH, che aiuta l’organismo a eliminare più velocemente il metallo tossico In ogni caso, il tempo medio di eliminazione completa è di circa 1 anno

Testo di Susanna Berginc